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Dermatologia Clinica

TESSUTO CONNETTIVO E LESIONI DA ACCUMULO

Il tessuto connettivo del derma e dell'ipoderma è sede di un gran numero di malattie, che ne interessano le strutture fibrillari, i polimeri del collagene, le fibre elastiche o la sostanza interfibrillare. La maggior parte di queste affezioni si esprime a livello cutaneo.
Mucinosi

Patologie caratterizzate dall’accumulo di mucina (glicosaminoglicani dei quali lo ialuronico costituisce la frazione più importante) nella cute e nei follicoli piliferi.

  • Papulosa
    È una patologia rara dell’adulto e varia da una patologia asintomatica a una malattia che può determinare la morte del paziente, questa forma chiamata un tempo (scleromixedema) ha come caratteristiche cliniche la presenza di papule, di eritema e di uno stato sclerodermiforme. Le papule, solitamente sono innumerevoli, non confluenti, monomorfe, emisferiche o piane. La loro consistenza è dura, il colore è quello della pelle, eburneo e biancastro. Diametro compreso tra 1-3mm. Queste papule possono presentare una distribuzione lineare caratteristica ben evidente soprattutto sulle regioni laterocervicali o delle spalle. È possibile che il viso del paziente assuma una facies leonina. Lo stato sclerodermiforme si instaura tardivamente. La cute diventa spesso infiltrata, non si lascia più sollevare in pieghe, ma rimane mobile su piani profondi, eccetto che sul viso dove possono configurarsi aspetti a maschera. Progressivamente la rima buccale si restringe, alle mani vi è un restringimento del tegumento che impedisce la flessione delle dita. Il quadro clinico può essere completato da macule eritematose e orticarioidi. Trattamento spesso deludente, ma sono possibili guarigioni spontanee. La mucinosi papulosa acrale è una variante presente soprattutto nel sesso femminile che è caratterizzata dalla presenza di papule emisferiche di colore della cute normale o eburneo, del diametro di 1-4 mm situate sul dorso delle mani e degli avambracci. Considerata una forma particolare della forma papulosa.
Sindrome REM

O mucinosi eritematosa reticolare di Steigleder, si osserva tra i 20 e i 50 anni ed è una dermatosi pura caratterizzata da chiazze eritematose, situate sulla superficie anteriore o posteriore del torace senza prurito. Patologia solamente estetica.

Mucinosi pretibiale (o tireotossica, dermopatia basedowiana)

Nel 90% dei casi dopo il trattamento chirurgico o radio-isotopico di una malattia di Basedow, molto più raramente dopo asportazione di adenoma tireotossico. Le lesioni simmetriche si sviluppano al terzo medio e inferiore della gamba formando una chiazza infiltrante ben delimitata, del diametro di una quindicina di centimetri, leggermente rilevata con aspetto a rilievi irregolari o a buccia d’arancia in corrispondenza della superficie anteriore della tibia. La consistenza è dura. Esistono delle forme nodulari, diffuse, infiammatorie e elefantiasiche, papillomatose estese fino alle dita dei piedi ma conservanti un margine superiore molto netto. I depositi di mucina della mucinosi sono il risultato di aumento di sintesi dei proteoglicani da parte dei fibroblasti.

Mucinosi follicolare

Accumulo mucinoso in un follicolo pilifero presentante delle modificazioni infiammatorie e degenerative. Clinicamente si esprime con papule follicolari talora cheratosiche, di colore rosa o giallastro, spesso raggruppate in chiazze eritemato desquamative con caduta dei capelli e dei peli. La compressione delle papule fa sgorgare da esse un poco di mucina (segno di Kreibich).

Amiloidosi cutanee

Sono patologie caratterizzate da un deposito extracellulare anormale di proteine di aspetto beta fibrillare alla microscopia elettronica. Una volta formatasi la sostanza amiloide forma depositi extracellulari progressivi, irreversibili e inerti, vale a dire che non inducono alcuna reazione di difesa che porti alla loro distruzione.

Tra le amiloidosi diffuse si distinguono le forme secondarie a infezioni croniche, ad un’artrite reumatoide, a una malattia infiammatoria intestinale, a un linfoma di Hodgkin o a certe forme di neoplasie (e da un punto di vista cutaneo si esprimono talvolta con lesioni purpuriche) e le forme primarie che in realtà derivano da una malattia plasmacellulare e si associano a mieloma multiplo o ad altre sindromi linfoproliferative (in queste la manifestazione cutanea principale consiste in una fragilità vascolare che si esprime con una porpora petecchiale o ecchimotica localizzata segnatamente a livello delle palpebre, del viso, delle regioni laterocervicali, delle ascelle e della radice delle cosce). Le manifestazioni cutanee consistono in una macroglossia. Si può osservare anche un aspetto di cutis laxa e un indurimento dei vasi con aspetto a corda.

Amiloidosi maculopapulosa

La parte papulosa è caratterizzata da papule rosa, giallastre o brune sovente ipercheratosiche, localizzate sulla superficie anteriore degli arti inferiori, più raramente sulla superficie posteriore degli arti superiori. Le lesioni sono estremamente pruriginose. La parte maculosa è detta anche amiloidosi pigmentaria e nella maggior parte dei soggetti (di carnagione scura) ha localizzazione interscapolare. Si tratta di macule di piccole dimensioni, gialle o brunastre, che confluiscono in chiazze, alla periferia delle quali si osservano aspetti lineari corrispondenti alle zone di grattamento.

Amiloidosi cutanea nodulare

Si manifesta con elementi nodulari in rilievo o in placche infiltrate che possono assumere l’aspetto di noduli anetodermici, con ulcerazioni ed emorragie e di bolle. Queste non sono caratterizzate da intenso prurito.

Accumuli lipidici

Xantomi
Sono lesioni infiltrative cutanee di colore giallastro o bruno che si manifestano clinicamente in modo variabile a seconda della sede in cui insorgono. Gli Xantelasmi corrispondono agli xantomi ma sono esclusivamente presenti in regione palpebrale. Si presentano sotto forma di placche giallastre leggermente rilevate e prediligono maggiormente il versante mediale delle palpebre.

  • Gli xantomi tendinei si presentano come noduli di dimensioni variabili principalmente nella regione del tendine d’Achille e in corrispondenza degli estensori delle mani. La cute appare normale ma è possibile intravedere una sfumatura giallastra determinata da accumulo cutaneo.
  • Gli xantomi eruttivi sono costituiti da lesioni solitamente rosse, talvolta giallo-brune che insorgono improvvisamente a livello dei glutei e delle cosce, pur potendo anche essere disseminate. A volte sono leggermente pruriginosi e costituiscono spia di un’ipertrigliceridemia molto elevata.
  • Gli xantomi tuberosi sono lesioni nodulari dalla superficie liscia solitamente localizzati ai gomiti sulle ginocchia e sui glutei che si formano per confluenza di elementi papulosi più minuti.
  • Gli xantomi piani sono chiazze giallastre o arancioni, praticamente non rilevate di dimensioni variabili.
  • La xantocromia striata palmare corrisponde a una infiltrazione lineare o semplicemente a una colorazione giallastra delle pieghe flessorie delle palme.
  • Lo xantoma verruciforme si localizza a livello della mucosa orale, e talvolta di quella genitale. Assume un aspetto verrucoso.
  • Lo xantoma intertriginoso si localizza a livello delle pieghe interdigitali e del solco intergluteo.
Altre malattie da accumulo
  • Tofi gottosi
    Costituiti da depositi cutanei di acido urico. Clinicamente si tratta di masse nodulari più o meno voluminose. Queste sollevano l’epidermide che appare più sottile e liscia, e attraverso quest’ultima si può notare una sostanza gessosa. I tofi si sviluppano principalmente a livello delle orecchie o delle dita in prossimità delle articolazioni.
  • Ialinosi cutaneo-mucosa
    Rarissima malattia caratterizzata da depositi di componenti normali delle membrane basali come il collagene IV, laminina, fibronectina e glicosaminoglicani. I depositi interessano più spesso la cute, la mucosa orale, la laringe e i diversi organi. Le manifestazioni più precoci sono localizzate alle corde vocali e consistono in raucedine che può essere presente fin dalle prime settimane di vita. Nelle forme conclamate interessamento della mucosa orale con placche giallastre a livello della lingua e delle labbra. Il coinvolgimento laringeo è costante. L’interessamenteo cutaneo è caratterizzato da papule giallastre, irregolari a volte traslucide, localizzate principalmente sui margini della palpebra e sul contorno delle narici ma anche sulle superfici estensorie degli arti. Queste lesioni possono essere occasionalmente bollose. Ad esse si associa di frequente un diradamento delle ciglia, talvolta con madarosi completa. La compromissione viscerale è dovuta a depositi della stessa sostanza.
  • Mucopolissaccaridosi
    Gruppo di malattie dovute ad anomalie nei processi di degradazione dei glucosaminoglicani da parte degli enzimi lisosomiali, con conseguente accumulo a livello viscerale e cutaneo. Le prime descrizioni descrivevano pazienti simili a gargoyles con malformazioni e anomalie ossee e facciali.
Calcinosi e ossificazioni cutanee
  • Calcinosi cutanee
    Grande numero di affezioni caratterizzate dalla presenza di calcificazione patologiche nella cute. La calcificazione è un processo di cristallizzazione dell’idrossiapatite, favorito dalla presenza di alti livelli sierici di ioni calcio e fosfato, da alterazione delle fibre collagene o delle fibre elastiche e da un’elevata concentrazione locale di mucopolisaccarodi acidi.
    Possono esserci:

    1. Calcinosi dovute a turbe del metabolismo fosfocalcico, che si manifestano con placche livedoidi (associate a calcificazioni arteriose degli arti inferiori, le quali si complicano con estese necrosi), pannicolite calcifica (caratterizzata da noduli profondi a livello dell’addome, delle cosce e delle braccia, che evolvono verso la fistolizzazione e la necrosi), calcinosi dermica senza necrosi.
    2. Calcinosi tumorale: si manifesta con lo sviluppo di voluminose masse calcifiche pseudotumorali in prossimità dei gomiti, delle eminenze trocanteriche e delle spalle.
    3. Calcinosi esogene dovute a penetrazione di sali di calcio in occasione di esposizioni professionali.
    4. Calcinosi ideopatiche: tra cui la calcinosi scrotale, la calcinosi nodulare di Winer (lesione congenita solitaria con piccolo nodulo duro e giallastro localizzato a livello della testa, del collo o delle estremità).
  • Ossificazioni cutanee
    Si tratta di cristalli di idrossiapatite tra i quali sono imprigionati osteociti e osteoblasti. Sono in maggior parte secondari a tumore (carcinomi basocellulari, pilotricomi, siringomi condroidi e le cisti cheratinizzanti), alterazioni infiammatorie come l’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, le cicatrici chirurgiche o le lesioni post acne.
    Quando si trovano disseminati fin dall’infanzia bisogna pensare alla Sindrome di Albright. Sono stati descritti tuttavia anche degli osteomi cutanei primitivi della cute comparsi solitari che si presentano come noduli duri e possono raggiungere grandi dimensioni:

    1. Sindrome di Ehlers-Danlos: la consistenza gommosa della mano è una caratteristica rilevabile sin dal primo contatto col paziente, la cute presenta una particolare morbidezza vellutata, può essere iperestensibile, ovvero la trazione implica il sollevamento di una plica abnorme che scompare non appena cessa la trazione contrariamente a quanto avviene nella cutis laxa. Durante l’esame obiettivo bisogna ricercare ipermobilità delle piccole articolazioni (dita) e ipermobilità delle grandi articolazioni che si traduce in un’estensione dei gomiti e delle ginocchia superiore alla norma e in una scoliosi. In alcune varianti possono esserci anche implicazione dei grandi vasi con fragilità dell’aorta e conseguente rischio rottura e presenza di varici o ernie.
    2. Osteogenesi imperfetta: fragilità ossea associata a cute sottile. Possono essere presenti anche anomalie dentarie come denti opalescenti, otosclerosi e sclera blu.
    3. Ocronosi: formazione irreversibile di depositi pigmentari nei tessuti connettivi. Questa pigmentazione si manifesta principalmente a livello delle cartilagini auricolari e anche delle congiuntive.
    4. Carenza di prolidasi: difetto enzimatico responsabile di perdita urinaria di peptidi che si accompagna a ulcere croniche degli arti inferiori che compaiono in giovane età.
Alterazioni delle fibre elastiche

Le malattie che dipendono da tali anomalie possono riconoscere la propria origine in alterazioni delle microfibrille di fibrillina oppure dell’elastina.

  • Cutis Laxa
    Le manifestazioni cutanee sono un allentamento della cute che si fa pendula e non riesce più a rientrare nella posizione iniziale dopo essere stata stirata, e una scomparsa delle fibre elastiche che sono fini o mancano del tutto all’esame istologico.
  • Sindrome di Marfan
    Associata spesso a statura alta con esagerata lunghezza arti e dita. Le lesioni cutanee sono minime e consistono in striae distensae a livello del dorso.
  • Omocistinuria
    Il fenotipo è simile alla sindrome di Marfan ma le alterazioni cutanee consistono in una livedo accompagnata a frammentazione di fibre elastiche e in un eritema a livello zigomatico.
  • Sindromi dipendenti da turbe del trasporto del rame
    1. Malattia di Menkes: dovuta all’alterazione del trasporto del rame, da ciò derivano alterazioni del sistema nervoso centrale, disturbi della cheratinizzazione e della pigmentazione (capelli arruffati e fragili), la cute è pallida e spessa.
    2. Sindrome del corno occipitale: caratterizzata da iperlassità cutanea, da esostosi (corno occipitale) e da diverticoli vescicali.
  • Dermatosi perforanti
    Tra cui l’elastoma perforante serpiginoso, esso si manifesta nel giovane adulto principalmente a livello del collo, sul quale si disseminano papule dure disposte ad arco di cerchio, e i collagenomi perforanti che possono manifestarsi in pazienti dializzati.
Anetodermie

Sono aree arrotondate di perdita localizzata del tessuto elastico, non centrate su un follicolo pilifero, esse sono sede di un fenomeno di ernia rilevabile alla palpazione. La malattia esordisce mediamente all’età di 18 anni, ma è possibile la comparsa anche nel bambino. Le zone più spesso colpite sono il collo e la metà superiore del tronco e delle braccia.

Striae distensae o smagliature

Sono strette depressioni lineari della cute orientate secondo la tensione cutanea. Esse compaiono dove la tensione è maggiore e dove è più sviluppato il pannicolo adiposo. Spesso sono rosse nella fase di insorgenza, più tardi diventano bianche e si fanno sempre più strette.

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