Una malattia infettiva è una patologia causata da agenti microbici che entrano in contatto con un individuo, si riproducono e causano un'alterazione funzionale: la malattia è il risultato della complessa interazione tra il sistema immunitario e l'organismo estraneo. I germi che causano le malattie infettive possono appartenere a diverse categorie e principalmente a virus, batterio funghi.
Papillomi virali
Lesioni cutanee e mucose dovute al papillo mavirus humani, di cui vi sono oltre 120 tipi.
Hanno svariati aspetti clinici:
- Verruche plantari
Lesione discoide circondata da uno spesso anello corneo che ricopre parzialmente il centro della lesione, la cui superficie è picchiettata di punti nerastri (capillari trombizzati), che spesso possono essere confluenti in una placca cheratosica.
- Verruche volgari:
- Mani: localizzate solitamente sulla superficie dorsale delle mani e delle dita.
- Segmento cefalico: assumono l’aspetto filiforme, disposte solitamente intorno agli orefizi o tempestanti collo e barba.
Classificate in tre gruppi: dermatofiti, lieviti e muffe.
Dermatofizie
- Tigna del cuoio capelluto
Si tratta di infezioni dei capelli e del capillizio a cui ne consegue la rottura dei fusti e quindi la comparsa di aree alopeciche desquamanti.
- Tigne microsporiche: ne sono colpiti specialmente i bambini in età scolare, tende a guarire spontaneamente. Si presenta in forma di chiazze eritemato-desquamative da 3 a 6 cm di diametro sulle quali tutti i capelli sono spezzati a 2-3 mm dall’ostio follicolare.
- Tigna tricofitica: colpisce più frequentemente i bambini in età scolare, spesso guarisce nella pubertà. La malattia si presenta con l’aspetto di piccole chiazze grigiastre di 1-2 cm e di forma irregolare contenenti capelli fragili che si spezzano a livello dell’ostio. Possono apparire come punti neri impiantati.
- Tigna favosa: il contagio è interumano e si verifica solitamente in condizioni di scarsa igiene personale. L’evoluzione è cronica e conduce all’alopecia cicatriziale.
- Tigna suppurativa (Kerion Celsi): l’affezione predomina nelle zone rurali. Il contagio è generalmente dovuto agli animali domestici, talvolta da un essere umano malato. Nel bambino è colpito il cuoio capelluto, mentre nell’adulto possono essere interessate anche la barba e le zone ricoperte da peli. L’evoluzione tende alla guarigione spontanea, residua una cicatrice più o meno alopecica. All’esordio compaiono una o più chiazze eritemato-desquamative, arrotondate e pruriginose. Dopo qualche giorno le chiazze si tumefanno e si coprono di pustole follicolari che si rompono lasciando fuoriuscire pus giallastro.