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Dermatologia Clinica

ALTERAZIONE DELLA PIGMENTAZIONE CUTANEA

Modificazione della colorazione cutanea dovuta ad ipermelanosi o ipomelanosi.
Ipermelanosi

Sotto questo termine vi sono:

  • Ipermelanosi dermiche su base genetica
    1. Efelidi o macchie rosse della pelle.
    2. Lentiggini che si distinguono per il carattere brunastro.
    3. Macchie caffelatte che si presentano come macchie color bruno chiaro.
    4. Naevus Spilus, nevo su macchia caffelatte.
    5. Macchie mongoliche che corrispondono a macule grigio blu presenti alla nascita che scompaiono nell’adolescenza.
    6. Nevo di Ota che corrisponde a un’ipermelanocitosi dermica del viso (area del trigemino) o di certe strutture oculari (congiuntiva, cornea, iride e retina).
    7. Nevo di Ito che associa a un interessamento oculare un’iperpigmentazione della spalla omolaterale.
    8. Amartoma o nevo di Becker che è un’ipermelanosi maculare dai contorni irregolari.
  • Ipermelanosi di origine metabolica
    1. Emocromatosi: vi è un’iperpigmentazione cutanea nel 90% dei casi, di colore bruno/ardesia con un riflesso metallico caratteristico. Di questa iperpigmentazione sembra che il responsabile sia il ferro che si accumula nella cute.
    2. Malattia di Wilson: può essere presente un’iperpigmentazione degli arti inferiori corrispondente a una ipermelanosi epidermica.
    3. Malattia di Gaucher: l’ipermelanosi predomina a livello del viso simulando un cloasma.
    4. Ipermelanosi diffusa può costituire un sintomo della Sindrome di Niemann-Pick.
  • Ipermelanosi di origine endocrina
    1. Malattia di Addison: in questa patologia la melanodermia, diffusa, è più accentuata a livello delle zone normalmente iperpigmentate esposte, sulle zone sottoposte a sfregamenti ripetuti e su quelle traumatizzate.
    2. Melasma e cloasma: nella gravidanza e nei trattamenti estroprogestinici può comparire un’ipermelanosi al volto; è dovuta per lo più a due fattori, una stimolazione ormonale e una stimolazione dei raggi ultravioletti.
  • Ipermelanosi da carenze nutrizionali
    Avitaminosi A può dare delle papule follicolari iperpigmentate.
  • Ipermelanosi indotte da agenti fisici
    1. Radioterapia può generare un’ipermelanosi nei campi d’irradiazione.
    2. Traumatismi ripetuti.
  • Ipermelanosi tossidermiche
    1. Eritema fisso da farmaci.
    2. Le Fenotiazine sono responsabili di luciti con iperpigmentazione residua.
    3. Gli antimalarici di sintesi (clorochina e idrossiclorochina) possono determinare la comparsa di iperpigmentazione diffusa grigio-blu della cute sul viso, in regione pretibiale, sulle mucose e sulle unghie.
    4. Gli Idantoinici possono causare sia iperpigmentazioni diffuse di tipo addisoniano sia iperpigmentazioni localizzate.
    5. Gli agenti antimitotici: ipermelanosi più o meno diffuse.
    6. Psoraleni, come l’iperpigmentazione da profumo, sono dovute a queste sostanze fotosensibilizzanti.
    7. La minociclina può causare iperpigmentazione grigio blu da accumulo melaninico e ferrico.
Leucodermie
  • Albinismi oculo-cutanei
    Leucodermie generalizzate con numero normale di melanociti, le quali si trasmettono secondo modalità autosomica recessiva.
  • Diluizioni pigmentardrommeie
    La leucodermia è molto contenuta. Si osservano principalmente in alcune malattie metaboliche.
  • Vitiligine
    È caratterizzata da macule bianche disseminate sulla superficie del tegumento, la cui confluenza può al limite condurre a una depigmentazione generalizzata. La lesione elementare è una macula acromica, di colore uniforme bianco latteo priva di melanina. Possono depigmentarsi anche capelli, peli, ciglia e sopracciglia.
    A seconda delle lesioni si possono distinguere:

    1. Vitiligine croma (aspetto a coccarda con zona centrale acromica e una corona periferica ipopigmentata)
    2. Vitiligine punteggiata (focolai di ripigmentazione centrati su un pelo in seno a una macula acromica)
    3. Vitiligine punctata (miriade di coriandoli acromici).

    L’evoluzione della vitiligine è capricciosa e imprevedibile e nessun criterio permette di stabilire la prognosi. La vitiligine spesso presenta associazioni con alcune patologie autoimmuni.

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