Comprende le eruzioni insorgenti sulle zone scoperte direttamente in rapporto con l’elioesposizione:
Esordisce nei primi anni e persiste nell’età adulta, la prurigo attinica degli amerindi è frequente tra le popolazioni indiane del Canada, l’eruzione comprende lesioni eczematose e del tipo prurigo, le quali prediligono zone scoperte e insorgono maggiormente d’estate. La prurigo attinica dei caucasici è molto differente come clinica, infatti il quadro comprende chiazze eczematizzate e lichenificate, predilige le parti esposte ma può manifestarsi anche nelle zone coperte.
Non è eccezionale e talvolta insorge in forma epidemica, si manifesta nei maschi tra i 5 e i 12 anni. Insorge dopo l’esposizione al sole in condizioni di freddo (primavera), le lesioni si localizzano al bordo libero dell’elice. Si tratta di pomfi che poi si ricoprono di vescicole e infine di croste. Risolvono spontaneamente in 15 giorni.
Affezione rara che esordisce di norma sotto i 10 anni. Dopo una forte esposizione estiva ecco insorgere nel giro di poche ore una sensazione di tensione cutanea e poi di bruciore. In meno di 24 ore compare un’eruzione vescicolare interessante le zone maggiormente esposte. Le vescicole sviluppano successivamente un’ombelicatura, quindi confluiscono talora con aspetti emorragici e infine evolvono in croste. Le croste cadono nel giro di qualche settimana lasciando delle cicatrici varioliformi. La malattia recidiva ogni estate fino alla pubertà.
L’eruzione predilige le parti scoperte e insorge in periodi caratterizzati dal sole. Si tratta di un eczema pruriginoso, che in un secondo tempo evolve verso un eczema lichenificato con ispessimento cutaneo ed accentuazione delle rughe del viso. Il decorso è cronico. Nelle forme gravi si configura il quadro dell’eritrodermia.