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Dermatologia Clinica

ECTOPARASSITOSI

Insieme di patologie causate da parassiti cutanei.
Scabbia

Dovuta a Sarcoptes scabiei, trasmessa solitamente per contatto interumano diretto.
Infatti l’acaro sopravvive circa 2 giorni fuori dal suo ospite. La scabbia è considerata come una malattia sessualmente trasmissibile (a causa della labilità dell’acaro il contagio diretto coi vestiti è un’eventualità rara). La durata del ciclo parassitario dura circa 20 giorni. Il periodo di incubazione dura in media 3 settimane. La scabbia è caratterizzata da intenso prurito che all’inizio può essere localizzato agli spazi interdigitali e ai glutei. Il prurito si aggrava di notte. Esiste un segno patognomonico per l’eruzione scabbiosa che è il cunicolo scabbioso che è una piccola lesione sinuosa, filiforme, lunga qualche millimetro che corrisponde al percorso scavato dall’acaro femmina nello strato corneo e si osserva soprattutto negli spazi interdigitali delle mani e sulla superficie volare dei polsi. A una delle estremità del cunicolo si può talora notare un rilievo grande come la testa di uno spillo (eminenza acarica) che corrisponde alla posizione della femmina adulta. Il resto del cunicolo è occupato da uova da essa deposte. Le vescicole perlacee sono piccole formazioni miliari su fondo eritematoso il cui significato non è chiaro. La variante peggiore della scabbia è quella detta “norvegese” in cui vi è assenza di prurito e una straordinaria proliferazione del parassita.

Pediculosi del capillizio

Nella fase iniziale si manifesta con prurito del cuoio capelluto, sia diffuso, sia come avviene più spesso, localizzato alle regioni retroauricolari e occipitali. Può estendersi verso la nuca e la parte alta del dorso (prurito a mantellina). Il prurito è all’origine di lesioni da grattamento escoriate. La popolazione parassitaria adulta non è molto numerosa e comprende 5-10 esemplari strettamente ematofagi. La durata della vita di un adulto si aggira sui 30 giorni. La femmina depone fino a 300 lendini al giorno. Esse sono attaccate ai capelli.

Pediculosi del corpo

Ectoparassita simile a quello del capillizio. Si manifesta con prurito, localizzato soprattutto sulle regioni coperte. I pidocchi adulti sono ematofagi ma si spostano sulla cute solo per la puntura, altrimenti si rifugiano nei vestiti deponendo le uova sulle fibre tessili.

Ftiriasi

Il parassita si localizza a livello delle zone perigenitali ricoperte di peli. L’insetto adulto vive fissato alla base del pelo, presso l’ostio follicolare, a livello del quale è osservabile sotto forma di una massa grigio-bruna. È considerata una malattia sessualmente trasmissibile. Le manifestazioni cliniche si riassumono in prurito più o meno intenso con qualche papula rosa escoriata in sede di puntura.

Filariosi

Costituita da linfangite degli arti, da funiculiti e da orchiepididimiti.

Larva migrans cutanea

Dovuta alla penetrazione transcutanea di larve di anchilostomi infestanti diverse specie animali. L’uomo si contagia per contatto con il suolo inquinato dalle deiezioni animali. Le lesioni si localizzano a livello della parte del corpo che è stata a contatto con il terreno contaminato. Esordiscono con papule pruriginose poco indicative alle quali succede un rilievo cutaneo serpiginoso infiammatorio molto caratteristico. La migrazione del parassita varia da alcuni millimetri a un centimetro al giorno e può durare diverse settimane. Dopodiché la larva non adatta all’ospite umano muore causando la guarigione clinica.

Miasi foruncoloide

Dovuta alla penetrazione attiva nella cute, in particolare a livello dei follicoli sebacei di larve di mosca. La penetrazione e la maturazione generano in 4-5 giorni una tumefazione infiammatoria che ricorda un foruncolo.

Tungiasi

Dovuta alla penetrazione nell’epidermide della femmina di una pulce di piccole dimensioni, ematofaga, denominata Tunga penetrans. Questa parassitosi interessa la fascia intertropicale delle Americhe, l’Africa e il Madagascar. Il contatto avviene in occasione del contatto prolungato con il terreno contaminato dalle femmine. La penetrazione nella pelle è accompagnata da prurito e da una sensazione di bruciore. Nel giro di 4-5 giorni si nota una tumefazione nodulare dura, centrata su un piccolo punto scuro corrispondente all’orifizio, attraverso il quale la femmina depone le uova nel terreno. Le piante dei piedi e le regioni periungueali delle dita dei piedi sono le zone predilette.

Leishmaniosi cutanea

Malattie dovute a protozoi del genere Leishmania trasmessi attraverso la puntura dei flebotomi. Il periodo di incubazione si aggira solitamente sui 2-3 mesi. Il Bottone d’Oriente consiste nella comparsa, a livello di una regione scoperta di una lesione papulosa, eritematosa non dolente che diviene poi crostosa. La rimozione di questa crosta, evidenzia un anfratto rivestito di detriti necrotici.

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