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Dermatologia Clinica

DERMATOSI DA INFILTRATI CELLULARI

Insieme di patologie cutanee che interessano specifiche specie cellulari.
Linfomi T cutanei
  • Micosi fungoide
    È il più frequente dei linfomi t cutanei. Si manifesta con le caratteristiche chiazze eritematose, pruriginose e disseminate le quali tendono progressivamente a infiltrarsi. Il primo stadio è detto degli eritemi premicosici ed è caratterizzato da chiazze eritemato-desquamative variamente estese ma ben delimitate e molto pruriginose, esse evolvono in anni e possono imitare un quadro di eczema. Nel secondo stadio le chiazze si infiltrano spesso ai margini formando degli orletti di colorito ramato o degli archi di cerchio rosso scuro e di consistenza dura. Il terzo stadio è caratterizzato dalla comparsa di noduli tumorali sia su cute indenne sia a livello delle lesioni con l’eritema premicosico o delle chiazze infiltrate. I tumori sono in genere a larga base, arrotondati ed emisferici, la loro dimensione varia da una nocciola a un’arancia. Più raramente si tratta di vaste placche tumorali. Queste lesioni possono ulcerarsi secondariamente, si localizzano preferenzialmente al viso, alle grandi pieghe e al cuoio capelluto.
  • Sindrome di Sezary
    Sindrome comprendente eritrodermia secca o edematosa a grosse pliche cutanee, molto pruriginosa, adenomegalie superficiali e la presenza nel sangue di cellule mononucleate mostruose che portano il suo nome. Negli anni è stata sostituita questa definizione ematologica ed è stato proposto che dovesse essere presente almeno un criterio tra questi quattro:

    1. Numero assoluto di cellule di Sezary di almeno 1000 per mm3.
    2. Rapporto cd4/cd8 di almeno 10, legato ad un aumento del numero di linfociti t circolanti e/o sia un espressione aberrante sia una perdita di espressione dei markers pan T.
    3. Aumento del numero di linfociti con presenza di un clone cellulare T nel sangue.
    4. Un clone di cellule T con anomalie cito-genetiche.
Linfomi cutanei T epiteliotropi
  • Micosi fungoide follicolare
    Micosi fungoidi associate a una mucinosi follicolare e ai linfomi pilotropi o annessotropi. Localizzati essenzialmente all’estremità cervico-cefalica, si presentano sottoforma di cheratosi follicolari, placche di alopecia, papule follicolari, spicule cheratosiche, cisti, comedoni aperti, lesioni rosaceiformi spesso associate a lesioni eritematose o eritemato-squamose in placche più o meno infiltrate.
  • Linfoma pagetoide
    Sotto forma di un’unica lesione localizzata su un arto, dal decorso prolungato e lentamente progressivo, oppure con lesioni multiple a evoluzione rapida ed infausta. Clinicamente le lesioni sono circinate, ben delimitate, eritemato-desquamative, ipercheratosiche.
Linfomi cutanei T non epiteliotropi
  • Linfoma cutaneo a grandi cellule cd30+
    Questi linfomi associano a un aspetto citologico di linfoma di alto grado una prognosi favorevole. Questi linfomi insorgono nell’adulto di ogni età e sono eccezionali nel bambino. Le lesioni cutanee sono costituite da noduli o da tumori, talvolta ulcerati, spesso solitari oppure raggruppati in un medesimo distretto. Sedi predilette sono il volto il tronco e gli arti.
  • Linfoma cutaneo a grandi cellule CD30-
    L’assenza dell’espressione dell’antigene CD30 e una prognosi molto più grave contraddistinguono questi linfomi. Questi insorgono nell’adulto e sono più rari dei CD30+. Spesso hanno un quadro clinico con disseminazione di tumori a rapida crescita, frequentemente ulcerati. Sono possibili anche chiazze infiltrate e lesioni localizzate solitarie.
Linfomi cutanei a cellule B
  • Linfomi cutanei a cellule centrofollicolari
    Si tratta di noduli rosso-violacei o di tumori a superficie liscia e brillante, sia isolati che circondati da lesioni papulose più piccole o da chiazze leggermente infiltrate. Queste lesioni rimangono stabili per diversi anni prima di andare incontro a una nuova fase di rapido accrescimento. Sono localizzate all’estremo cefalico e al tronco, per lo più al dorso.
  • Linfomi b a grandi cellule delle gambe
    Linfomi a prognosi negativa che interessano soprattutto pazienti anziani. Le lesioni presentano l’aspetto di noduli a volte ulcerati o di placche infiltrate che si localizzano elettivamente agli arti inferiori per lo più alle gambe, spesso bilateralmente.
  • Immunocitomi
    Rappresentano l’equivalente cutaneo dei linfomi insorgenti a livello del MALT nel tubo digerente. Si presentano sotto forma di noduli tumorali unico o poco numerosi spesso circondati da un alone eritematoso. Prediligono le estremità e il decorso è lento.
  • Plasmocitomi
    I plasmocitomi cutanei primitivi sono molto rari: essi rappresentano solo il 4% dei plasmocitomi a insorgenza extramidollare. Si manifestano per lo più con noduli di colore della cute normale oppure rosso-violaceo, talvolta ulcerati, più raramente con chiazze eritematose infiltrate.
  • Linfomi B intravascolari
    Già considerati proliferazioni vascolari e denominati di conseguenza “angioendoteliomatosi maligne”. Si presentano con l’aspetto di eritemi teleangectasici, di chiazze infiltrate livedoidi o, qualche volta, di panniculiti. Si localizzano agli arti inferiori o sul tronco. L’associazione con manifestazioni neurologiche deve far temere l’estensione extracutanea.
Granulomatosi linfomatoide di Liebow

Considerata inizialmente come un processo linfoistiocitario angiocentrico, angiodestruente, che colpiva principalmente i polmoni, la cute e il sistema nervoso, oggi è definita come la malattia linfoproliferativa B associata all’EBV la cui evoluzione può andare da quella di un processo indolente al linfoma aggressivo a grandi cellule. La cute è colpita in circa metà dei casi e le lesioni predominano sul tronco e sugli arti inferiori. Si presenta in due quadri, più spesso sono papule multiple dermiche eritematose e/o noduli sottocutanei chiusi, color porpora a volte necrotici con o senza ulcerazione, più raramente invece si osservano placche multiple indurite, eritematose biancastre.

Papulosi linfomatoide

Malattia a decorso cronico caratterizzata dall’eruzione recidivante di papule o di noduli a tendenza spontaneamente regressiva, con aspetti istologici di linfoma. Predilige l’adulto tra i 20 e i 50 anni. Le lesioni, poco numerose interessano essenzialmente il tronco e gli arti. L’elemento iniziale è una papula eritematosa del diametro di 0,5-1cm che si ricopre di squame micacee o diviene pustolosa, e poi emorragica e necrotica. Questa lesione regredisce in 2-6 settimane, lasciando nella maggior parte dei casi una cicatrice ipopigmentata, ipercromica e varioliforme. Sono stati eccezionalmente segnalati noduli persistenti di 2-3 mesi come delle lesioni pustolose, aspetto di idroa vacciniforme o lesione localizzata in una stessa regione.

Parapsoriasi in chiazze
  • Parapsoriasi a piccole chiazze
    Denominata anche a chiazze digitiformi. La malattia insorge in età adulta, e predilige il sesso maschile. Le lesioni, numerose, sono ovalari, ben delimitate con una finissima desquamazione. Un lieve prurito è sempre abbastanza frequente.
  • Parapsoriasi a grandi chiazze
    O atrofica, colpisce soprattutto l’adulto, raramente i bambini già grandicelli preferendo il sesso maschile. Le lesioni sono costituite da ampie chiazze (10-20cm) sempre poco numerose, localizzate sul tronco e la radice degli arti predominanti, sui glutei, le cosce, le superfici flessorie e sul petto. La forma è nettamente angolosa.
Linfoadenopatia angioimmunoblastica (LAI)

Malattia degli anziani, associata a segni generali come febbre, poliadenopatia, epatosplenomegalia e nel 40% dei casi anche a manifestazioni cutanee come eruzioni maculo-papulose pruriginose e persino eritrodermia, porpora, chiazze, noduli e tumori.

Dermatocalasia granulomatosa

Affezione estremamente rara che predilige gli uomini nella quale compare un allentamento flaccido, essenzialmente localizzato alle pieghe ascellari e inguinocrurali.

Pseudolinfomi cutanei

Uno pseudolinfoma è una dermatosi simile a una delle entità di linfoma cutaneo. Ha evoluzione favorevole.

  • Pseudolinfomi simulanti un linfoma B
    Le lesioni fondamentali sono papule oppure noduli di consistenza dura rosso-rosati. Spesso sono lesioni uniche ma possono essere anche multiple e comunque in generale poco numerose. Per lo più si localizza a volto, avambracci ed estremità, lobo auricolare, areola mammaria e regione scrotale. Le condizioni generali non sono alterate ma vi sono linfoadenomegalie palpabili.
  • Pseudolinfomi simulanti un linfoma T
    Sono possibili tutti gli aspetti clinici che inducono a pensare a lesioni di natura infiltrativa, come papule eritematose, noduli, chiazze eritemato-desquamative infiltrate o eritrodermie. Ha eziologie variegate, dai farmaci, all’introduzione di antigeni nella cute, da cause attiniche o vi è una variante che si chiama infiltrato linfocitario di Jessner-Kanof: è una affezione del giovane adulto la cui lesione fondamentale è una papula o una chiazza eritematosa che presenta un’area di risoluzione centrale che le conferisce un aspetto arciforme. Le lesioni prediligono viso, parte superiore del torace e la regione mediana del dorso. Per alcuni è una forma particolare di lupus, per altri una forma di lucite polimorfa oppure una forma iniziale di linfoma linfocitico.
Istiocitosi

Le istiocitosi costituiscono un gruppo di affezioni il denominatore comune delle quali è la disfunzione del sistema dei fagociti mononucleati (sistema reticolo-endoteliale). Si dividono in tre grandi gruppi: le istiocitosi secondarie (si tratta di malattie infettive micobatteriche, parassitarie, di rari difetti immunitari o di accumulo di sostanze esogene non metabolizzabili), le istiocitosi metaboliche (caratterizzate da anomalie del metabolismo lipidico) e le istiocitosi proliferative.
Delle istiocitosi proliferative abbiamo tre variabili:

  • Le neoplastiche o maligne
    Affezione che colpisce il giovane adulto, è caratterizzata da febbre, astenia, adenomegalie, epatosplenomegalie e nel 10% dei casi noduli sottocutanei. Nel caso dell’istiocitosarcoma vi è un tumore cutaneo unico o multiplo, asintomatico, duro, rosso, violaceo, ben circoscritto della parte alta del dorso.
  • Le istiocitosi langerhansiane
    Si distinguono tre tipi istiologici: proliferativo (malattia di Letterer-Siwe), granulomatoso (granuloma eosinofilo) e xantomatoso (malattia di Hand-Schuller-Christian). Ciascuna di queste varianti può corrispondere a delle fasi evolutive. La malattia di Letterer-Siwe insorge nel lattante così come nell’adulto e presenta lesioni cutanee caratterizzate da enorme polimorfismo. In linea di massima sono piccole papule infiltrate, ricoperte da una crosta brunastra di spessore variabile, spesso purpuriche che interessano principalmente il tronco, il collo, il viso, il cuoio capelluto e le pieghe. Possono essere caratterizzati anche da lesioni ossee solitarie o multiple, adenomegalie superficiali, un coinvolgimento ipofisiario e talvolta anche un interessamento polmonare. Il granulomatoso è caratterizzato da lesioni vegetanti, verrucose ed emorragiche. Nella malattia di Hand-Schuller-Christian vi sono lesioni ossee multiple, un esoftalmo e un diabete insipido. Le lesioni cutanee sono presenti in metà dei casi con papule rosse o brune sormontate da una crosticina, tendenti alla formazione di chiazze di aspetto seborroico.
  • Istiocitosi non langerhansiane
    1. Xantogranuloma giovanile: insorge per lo più nel neonato o nel lattante ma può essere osservata anche nel bambino e così pure nell’età adulta. Clinicamente le lesioni appaiono dapprima come papule e poi come noduli di colore giallo, arancione o bruno con consistenza molle. Possono essere uniche o multiple con sedi il volto, il capillizio, il tronco, la radice degli arti, tuttavia possono localizzarsi anche a livello delle mucose orali o vaginali. Il decorso generalmente è favorevole.
    2. Lo Xantoma disseminato (Montgomery): è una sindrome rara che comprende una xantomatosi cutanea predominante alle pieghe di flessione, xantomi mucosi delle alte vie respiratorie, un diabete insipido vasopressino-sensibile con assenza di iperlipidemia. Gli xantomi hanno carattere simmetrico e la localizzazione a livello dei cavi ascellari, delle piaghe inguinali e interglutee, della superficie laterale del collo, della regione circumorale e periorbitaria. Le lesioni sono costituite da una miriade di papule di consistenza dura formanti a livello delle grandi pieghe delle placche rilevate.
    3. Reticoloistiocitosi multicentrica: affezione rara che colpisce la donna più frequentemente e si colloca nel 5° decennio di vita. Caratterizzato da lesioni che possono essere puramente cutanee sotto forma di nodulo rossastro unico a superficie liscia e di consistenza molle asintomatico o sotto forma di elementi multipli papulo-nodulari prediligenti il dorso delle dita a livello iuxta-articolare.
Mastocitosi

Patologia caratterizzata da un aumento patologico del numero dei mastociti in diversi tessuti: la pelle, il midollo osseo, il fegato, il tratto gastro-intestinale, la milza e i linfonodi. Possono comparire a tutte le età con due picchi di incidenza nella prima infanzia e il secondo nel giovane adulto. I mastociti intervengono nella liberazione di mediatori importanti nella risposta immunitaria contro i parassiti e i batteri, nella promozione del rimodellamento e della riparazione tessutale, nel mantenimento dell’omeostasi del tessuto connettivo, nel coordinamento dell’infiammazione e nella regolazione dell’angiogenesi, del tono e della permeabilità vascolare. Le manifestazioni cutanee possono essere la conseguenza di un’infiltrazione mastocitaria locale e/o di una liberazine di mediatori a livello degli organi colpiti.
Possono esserci delle reazioni parossistiche come placche oricarioidi, di un flush cutaneo o di un prurito.

  • Mastocitosi maculosa eruttiva od orticaria pigmentosa
    È la forma cutanea più frequente del bambino e dell’adulto. Si tratta di un’eruzione maculo-papulosa-pigmentata costituita da elementi monomorfi a volte confluenti in placche. La frizione delle lesioni induce un turgore, un eritema e un prurito locale, questo segno clinico corrisponde al segno di Darier che è quasi patognomonico. Il prurito è il sintomo funzionale predominante. La pigmentazione dipende da un accumulo di melanina nello strato basale dell’epidermide. La formazione di bolle, soprattutto nei bambini al di sotto dei 2 anni è frequente. Le manifestazioni, spesso simmetriche, sono limitate al tronco come anche all’estremità cefalica, palmi e piante sono generalmente risparmiati. Nel bambino è solita una lenta regressione, nell’età adulta invece le forme progrediscono per diversi anni.
  • Mastocitoma e mastocitosi nodulare
    Le lesioni si ritrovano nel 15% dei pazienti affetti da mastocitosi cutanea. Sono noduli solitari rosa, rossi o gialli a superficie liscia e dura alla palpazione. La loro regressione spontanea è frequente poiché compaiono generalmente nei lattanti prima dei 6 mesi.
  • Mastocitosi cutanea diffusa
    Si tratta di un infiltrato mastocitario diffuso con aspetto pachidermico nei casi estremi. La cute spessa ha un aspetto giallastro. La presentazione clinica può essere lieve con cute liscia sormontata da piccole papule. Le pieghe cutanee sono esagerate. La presenza di noduli dermici e la formazione spontanea in sedi traumatizzate di bolle costituiscono un segno caratteristico. Il prurito è generalmente intenso.
  • Mastocitosi bollosa
    Le bolle sono appannaggio delle mastocitosi dei bambini piccoli e sono rare prima dei tre anni.
  • Possono esserci anche manifestazioni sistemiche che hanno prognosi peggiore e coinvolgono gli organi ricchi di mastociti come l’osso, il tubo digerente e gli organi ematopoietiche.
Dermatosi neutrofile

Sotto questa denominazione tutte le malattie della cute nelle quali l’esame istologico dimostra un infiltrato pressoché esclusivamente costituito da polimorfonucleati neutrofili che sembra responsabile delle lesioni, non ritrovandosi alcun germe.

  • Pustolosi amicrobiche
    Alcune malattie caratterizzate da lesioni pustolose non follicolari sterili. Tra queste possono esserci:

    1. Psoriasi pustolosa generalizzata le cui pustola è sterile
    2. Impetigine erpetiforme che è una forma eccezionale di pustolosi esantematica amicrobica gravidica con ipocalcemia.
    3. Pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) è la più frequente delle eruzioni pustolose generalizzate.
    4. Pustolosi amicrobiche localizzate di cui si possono distinguere quattro aspetti clinici:
      • Aspetto di acropustolosi che corrisponde all’acrodermatite continua di Hallopeau. La lesione nelle primissime fasi è una pustola peri- o sottoungueale poco rilevata non dolente su uno sfondo eritematoso come verniciato. Spesso l’esordio fa seguito a un trauma e si localizza su un pollice. Diverse dita delle mani e dei piedi sono avvolte in una ganga di colore rosso vivo desquamante e atrofica. Nelle forme pure le lesioni interessano unicamente le dita e risparmiano i palmi e le piante.
      • Aspetto di pustolosi palmo-plantare. L’eruzione consta di chiazze eritematose, talvolta leggermente rilevate ricoperte da una miriadi di pustole. Queste sono giallastre incassate nello strato corneo che a quel livello è spesso. Presto di ricoprono di squame. Le sedi inizialmente sono l’eminenza tenar e la parte mediale della volta plantare.
      • Aspetto di cheratodermia a focolai (pustole a chiodo di tappezziere) esso esprime l’evoluzione cornea delle pustole.
      • Aspetto a chiazza unica serpiginosa tendente all’estensione, molto rara corrisponde alla dermatitis repens di Crocker. La malattia inizia a un’estremità, spesso dopo un trauma (dorso della mano).
  • Dermatosi acuta febbrile neutrofila (sindrome di Sweet)
    Si tratta di un’infiltrazione improvvisa del derma superficiale da parte di polimorfonucleati neutrofili in assenza di infezioni. Ha una fase prodromica sotto forma di infezione delle vie alte respiratorie con congiuntivite e artralgie e dolori addominali che precede le manifestazioni di circa 1-3 settimane. Le manifestazioni cutanee compaiono insieme a febbre a 40°. Si tratta di papule o anche di placche eritematose infiltrate dermiche e ipodermiche molto ben delimitate a estensione centrifuga presentanti una depressione centrale. Lesioni dolorose. Le condizioni generali possono essere molto compromesse.
Pioderma grangrenoso

Forma ulcerativa delle malattie neutrofile, è una condizione rara caratterizzata da una o più ulcerazioni croniche della cute, si associa a una malattia generale. Clinicamente è presente un’ulcerazione fagedenica, questo termine ben riflette il carattere progressivo della malattia. All’esordio può trattarsi di un nodulo doloroso che si ulcera al centro, oppure di una grossa pustola. Poi si costituisce l’ulcerazione per estensione centrifuga. Essa è superficiale, a contorni circolari delimitato da un orletto che sembra tracciato col compasso, dura, infiammata, stipata di raccolte purulente. L’evoluzione tende a risoluzione con una cicatrice antiestetica. I quadri clinici possono avere diverse manifestazioni in base alla sede della lesione, all’estensione e alla profondità e alle manifestazioni di accompagnamento.

Dermatosi eosinofili

Le Dermatiti con eosinofili sono malattie ben definite nelle quali l’eosinofilia rappresenta solo uno dei tanti elementi caratterizzanti una risposta infiammatoria. Le dermatiti eosinofile invece permettono di riunire alcune malattie nelle quali l’eosinofilia ematica e cutanea rappresenta il carattere distintivo principale.

  • Sindrome di Wells
    Caratterizzata da tre manifestazioni alle quali si aggiunge l’eosinofilia circolante. Sono lesioni infiammatorie, lesioni sclerodermiformi che conseguono alle precedenti, un aspetto istologico indicativo (figura a fiamma). La malattia è molto rara. Esordisce acutamente, talvolta in seguito ad altri fattori tra le quali le punture di artropodi. L’eruzione è preceduta da sensazione di prurito o di bruciore; le alterazioni sistemiche più comuni sono malessere generale e febbre. Le lesioni mostrano una maggiore predilezione per gli arti, anche se il tronco può essere coinvolto. Si tratta di una o più chiazze pomfoidi o piuttosto ricordanti una cellulite infiammatoria edematosa dermo-ipodermica simulante l’erisipela. I margini sono netti rosa o violacei. Sulla superficie possono comparire delle bolle ripiene di liquido chiaro. La periferia delle lesioni continua la sua evoluzione mentre il centro si abbassa e si schiarisce con aspetti di eritema e l’edema cedono il posto a una colorazione grigio ardesia o bluastra mentre la cute si indura imitando una morfea che scomparirà in 2-6 settimane senza lasciare cicatrici.
  • Follicoliti pustolose a eosinofili o malattia di Ofuji
    La lesione fondamentale è una papula rossa pruriginosa che non sempre evolve a pustola. Esse si presentano raggruppate in chiazze più o meno ben delimitate che si estendono in periferia e risolvono al centro lasciando una lieve pigmentazione. Tutte queste lesioni hanno un contenuto sterile. La faccia è in 2/3 dei casi la sede iniziale di comparsa.
  • Eritema tossico del neonato
    Del tutto benigno e assai frequente (1 bimbo su 2), appare nelle prime 48 ore di vita senza indurre alterazioni dello stato generale per scomparire in qualche giorno. L’eruzione consta di chiazze eritematose prediligenti il tronco e rispettanti i palmi. Non è necessario alcun trattamento.
  • Sindrome di Gleich
    Può esordire nell’infanzia oppure in età adulta, decorre con riaccensioni regolari ognuna delle quali può persistere per almeno una settimana. I pazienti accusano episodi di grave angioedema interessante principalmente il viso, il collo, il tronco e le estremità, accompagnandosi a lesioni orticariose e a un aumento del peso (5-20% del peso abituale).
  • Vasculite necrotizzante eosinofila
    Manifestazioni eritematopapulose e purpuriche, pruriginose, diffuse, talvolta associate a angioedema del viso e delle estremità e a manifestazioni orticariosi. L’ipereosinofilia è costante.
  • Sindrome ipereosinofila idiopatica
    Definita da un’eosinofilia superiore a 1500/mm3, persiste per almeno 6 mesi associata a manifestazioni viscerali di vario genere . Le manifestazioni cutanee sono presenti nel 50% dei casi. Le più classiche sono costituite da lesioni maculopapulose, eritematose e pruriginose, più orticaria e angioedema. Oltre alle manifestazioni cutanee, ve ne sono anche cardiache e viscerali.
Granulomi cutanei non infettivi

Un granuloma è una lesione infiammatoria proliferativa cronica costituita da cellule mononucleate e da un numero variabile di cellule epiteliodi e di cellule gigante multinucleate. Spesso associato a episodi di necrosi o fibrosi.

  • Granuloma da corpo estraneo
    L’introduzione di un corpo estraneo può non dare alcuna reazione, con un riassorbimento venoso o linfatico della sostanza estranea introdotta. O vi è reazione tissutale con la formazione di un granuloma generalmente centrato sul corpo che ha creato la reazione.
Sarcoidosi o Malattia di Besnier-Boeck-Schaumann

È universalmente diffusa, colpisce più spesso le donne, con un picco tra i 40 e i 50. Nel 10-40% dei casi vi sono delle manifestazioni cutanee. I sarcomi dermici, chiamati così per la loro somiglianza ai sarcomi furono inizialmente distinti da Boeck in 4 tipi:

  • A piccoli noduli
    Talvolta in forma eruttiva, piccole formazioni isolare o multiple, del diametro di 1-3mm, dure, lisce, rosa-rosse, si localizzano sul volto, sul torace, sulle spalle ed evolvono cronicamente per riaccensioni, infine si appianano e lasciano una cicatrice con teleangectasie. Possono assumere una disposizione anulare o serpiginosa o anche ulcerarsi.
  • A grossi noduli
    Più frequenti, delle dimensioni di 5-10mm ma sono uguali ai precedenti, lisci, duri con colore dal violaceo al rosa-brunastro.
  • Infiltranti o diffusi
    Il loro aspetto tipico è il lupus pernio (o gelone) localizzato al viso, al naso, alle orecchie, alle dita delle mani e dei piedi dove le lesioni si associano a lesioni ossee sottostanti.
  • Angiolupoide di Brocq-Pautrier
    Si localizza sulla superficie laterale della piramide nasale, sulla fronte, a livello dei solchi nasogenieni; si tratta di una infiltrazione pastosa, isolata, arrotondata o ovale, rilevata, di colore rossoviolaceo con sfumature giallastre.

Possono essere collegate a queste varianti, lesioni viscerali come adenomegalia, localizzazioni mediastiniche e polmonari, interessamento scheletrico, lesioni oculari, lesioni ghiandolari e lesioni nervose.

Lupus miliaris disseminatus faciei

Lesioni papulose, spesso miliari che compaiono sul volto, compresi il labbro superiore e le palpebre, talvolta con disposizione che ricorda la dermatite periorale.

Granuloma anulare

Nella sua forma tipica è costituito da piccoli noduli duri, ben delimitati, intradermici, ricoperti da un’epidermide liscia, di colore normale o roseo, poco infiammati, raggruppati ad anelli che si allargano centrifugamente. Queste lesioni si localizzano solitamente sulle superfici dorsali e sui lati delle dita, sul dorso delle mani e dei piedi, sulle sporgenze articolari degli arti, sulle orecchie e sulla nuca, non vi è né dolore né prurito. Forme frequenti nel bambino e nell’adolescente. Vi sono differenti forme cliniche. L’evoluzione è imprevedibile ma sempre benigna, le forme tipiche guariscono spontaneamente nel volgere di alcuni mesi o 2-3 anni.

Necrobiosi lipoidica

Predilige il sesso femminile, e il suo aspetto clinico è quello della dermatite sclerodermiforme atrofizzante delle regioni pretibiali. Esordisce con lesioni nodulari bilaterali, che si estendono e confluiscono in chiazze ovalari allungate secondo l’asse della gamba. Il centro della chiazza è liscio, d’aspetto cicatriziale, spesso giallastro per via dell’accumulo lipidico a livello lesionale. A lungo andare la chiazza si indura sempre più e aderisce ai piani osteo-periostali sottostanti, i bordi rimangono attivi. Le forme a evoluzione prolungata possono ulcerarsi e sovrainffettarsi. Possono esserci localizzazioni extratibiali (caviglie, dorso dei piedi, viso e sugli arti superiori e anche sul pene). Nelle forme associate al diabete, la terapia endocrinologica non è efficace sulle lesioni cutanee le quali migliorano con corticoterapia o terapia PUVA.

Noduli reumatoidi

Si manifestano principalmente da adulti con artrite reumatoide sieropositiva in fase attiva, più raramente nei bambini (per lo più affetti da malattia di Still). Si tratta di nodosità dermo-ipodermiche indolori localizzate sulle superfici estensorie delle grandi articolazioni, lesioni identiche possono anche localizzarsi ai polmoni, alle meningi e sulle valvole cardiache. Possono essere osservati anche nel lupus eritematoso sistemico.

Noduli reumatici

Manifestazioni cutanee caratteristiche delle forme di malattia reumatica con grave coinvolgimento cardiaco. Piccoli noduli duri che compaiono in corrispondenza delle articolazioni e dei tendini delle estremità, con la tendenza alla comparsa spontanea quando la malattia reumatica migliora.

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